19/10/08

Giustizia da Re

"Tutto bene Bran?" La sua voce non era priva di gentilezza.
"Si padre. Robb dice che quell'uomo è morto con coraggio. Jon invece che è morto pieno di paura"
"E tu che cosa dici?"
Bran ci pensò sopra "E' possibile che un uomo che ha paura possa anche essere coraggioso?"
"Possibile? Bran, è quella l'unica situazione in cui si fa strada il coraggio" gli rispose suo padre "Tu sai perchè l'ho fatto?"
"Era un bruto" rispose Bran "Portano via le donne e le vendono agli Estranei"
"La vecchia Nan ti ha di nuovo raccontato le sue storie" sorrise lord Stark "In realtà, quell'uomo era un disertore: aveva abbandonato i Guardiani della Notte. Nessuno è più pericoloso di un disertore. Nel momento stesso in cui voltano le spalle al loro dovere, questi uomini sono consapevoli che se saranno catturati la loro vita non avrà alcun valore. Per questo non si tirano indietro di fronte al crimine, neppure al più atroce. Ma tu non mi hai capito Bran. Non ti ho chiesto perchè quell'uomo doveva morire, ma perchè dovevo essere io a ucciderlo."
Una domanda per la quale Bran non aveva risposta "Re Robert ha un boia" disse in tono incerto.
"Ce l'ha, è vero" confermò suo padre. "Nello stesso modo in cui, prima di lui, anche i re della casa Targaryen avevano un boia. La nostra tradizione però è ancora quella antica. Nelle vene degli Stark scorre il sangue dei primi uomini. E noi Stark crediamo ancora che chi pronuncia la sentenza debba essere anche colui che cala la spada. L'uomo che toglie la vita a un altro uomo ha il dovere di guardarlo neglio occhi e di ascoltare le sue ultime parole. Se il giustiziere non riesce ad affrontare questo, allora forse il condannato non merita la morte..."

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