30/05/08

George Martin - I Re di Sabbia

Vengono presentati sette racconti scritti da George Martin. Palpabile la grande capacità di Martin di spaziare su diversi generi letterari, dal fantasy al horror, dalla fantascienza all'avventura.Un gran bel volume da leggere in spensieratezza e tranquillità, i racconti sono tutti ben scritti e piacevoli da leggere.In particolar modo a me è piaciuto molto Il cavaliere Errante, un racconto ambientato nei Sette regni delle Cronche del ghiaccio e del fuoco...molto bello anche I re di Sabbia...insomma a parte Il fiore di Vetro(forse non all'altezza degli altri sei racconti del libro) sono tutti da leggere...

Voto: 8,5/10

La stella di Acamar

Ho finalmente terminato il mio racconto dopo numerose stesure e numerosi cambiamenti...non è un capolavoro, ma per adesso mi accontento...potete scaricarlo dal banner presente in questo blog...fatemi sapere cosa ne pensate...io accetto qualunque tipo di critica....Grazie

27/05/08

Uccelli da preda - Wilbur Smith

Sicuramente un gran bel libro. Ma mi aspettavo di più da Wilbur Smith.
Lo stile è unico, stupendo, le descrizioni dell'Africa di Smith cono sublimi.
L'avventura è presente in grandi quantità, vi sono anche numerosi combattimenti.
Però in alcuni punti il libro mi ha lasciato con l'amaro in bocca, alcune battaglie tra navi mi sono sembrate pesantucce. Credo sia perchè a me non piacciono romanzi con galeoni e vele...problema mio.


Trama:
Nel 1667, Sir Francis Courteney e suo figlio Henry si trovano su una caravella che staziona al largo di capo Agulhas, sulle coste del Sudafrica, in attesa di un galeone carico d'oro, proveniente dall'India... Comincia così un'avventura che porterà i due uomini a doppiare il capo di Buona Speranza e a dirigersi verso il Nordafrica, in un'epoca in cui le leggi del mare ammettevano quegli atti di pirateria, quei delitti e quei saccheggi che in terraferma erano punibili con la morte...
Voto: 7/10


26/05/08

Il Mago!


Sto vedendo una partita del Roland Garros...Coria-Robredo..

Ahhh...quanti ricordi...

Erano i primi anni in cui mi ero avvicinato al tennis, ero rimasto incantato da questo splendido gioco, dai suoi servizi, dai diritti e dai rovesci, dal rumore della pallina che rimbalza sulla racchetta...splendido..

Sono rimasto subito incantato da un giocatore..Guillermo Coria..un argentino terraiolo...un giocatore soprattutto difensivo ma agile e scattante come pochi(a quei tempi ancora Nadal era nessuno), veniva chiamato il Mago dalla sua abilità nell'effettuare la palla corta nascondendo il movimento fino all'ultimo secondo..proprio come un mago che nasconde i suoi trucchi.

Adesso rivedo Coria dopo circa 3 anni...quanti ricordi che mi vengono in mente..e tutti belli....

25/05/08

De Gregori



Finalmente sto ascoltando il nuovo album del più grande...dell'immenso....
Posto il testo della più bella (forse) canzone dell'album...ma ancora devo spulciarlo per bene...



Per brevità chiamato artista


Per brevità chiamato artista Tutta una vita da arrampicare Come una scimmia sulla schiena di qualcuno Come un uccello sul filo o un ubriaco per le scale Che quando cade sa cadere e non si fa male O non lo fa vedere Doppio come una medaglia se fosse d’oro sarebbe cartone Il cieco con la voce buona e il muto che ci vede bene Invitami stasera a cena e arriveremo insieme Per brevità chiamato artista Tutta una vita a girare intorno Come uno stupido o un ballerino Ultimo illuminista o cattolico di ritorno Che insegue il mattino alla luce del giorno E dice pane al pane e al vino Doppio come l’ innocenza se fosse Abele sarebbe Caino Antidoto senza veleno e alibi senza assassino Perdonami se sto lontano e cercami vicino Per brevità chiamato artista Come un gatto dentro a un canile Come un ladro tra i truffatori Principe da palcoscenico e vittima d’aprile Che calcola i cani che macina i cuori E dà la buonanotte ai fiori Doppio come un doppio gioco se dice oggi intendeva domani Lo zoppo che cammina dritto e il pittore senza mani Invitaci stasera a cena basta che mi chiami

19/05/08

John Sladek - Sistema Riproduttivo

Libro "folle" così penso che possa essere classificato.
Sladek mi ha colpito per questa sua capacità di cambiare improvvisamente argomento di lettura e di ambientazione...alcune cose sono proprio insensate..tanto che spesso sono stato costretto a rileggere numerossissimi passi pensando di essermi perso a causa di una distrazione..ma non è stato così..
Ho passato tutto il tempo della lettura a pensare:"ma cosa c'entra questa cosa con la storia del libro?"...vengono sviscerati eventi assolutamente non in linea con la trama..mah..
L'idea di fondo è sicuramente ottima ed avvincente, a parte qualche raro capitolo scritto alla grande il resto del libro è una specie di visione surreale della realtà..

Trama:
Il Progetto 32, ideato dal dottor Smilax, è nato sotto l'alto patronato della CIA, della Marina e di tutto il governo degli Stati Uniti. Lo scopo: fornire alle macchine l'istinto per riprodursi, in modo che possano formare un organismo cibernetico globale e ciecamente fedele. C'è però chi ha paura, chi diffida del 32. C'è chi teme che, se i meccanismi trovassero il sistema di autoreplicarsi, qualcuno sulla Terra, diventerebbe di troppo...


Voto:
4/10

17/05/08

Ma com'è bella...


Mi piace spettinato camminare il capo sulle spalle come un lume e mi diverto a rischiarare il vostro autunno senza piume. Mi piace che mi grandini sul viso la fitta sassaiola dell'ingiuria, mi agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura. Ed in mente mi torna quello stagno che le canne e il muschio hanno sommerso ed i miei che non sanno di avere un figlio che compone versi; ma mi vogliono bene come ai campi alla pelle ed alla pioggia di stagione, raro sarà che chi mi offende scampi alle punte del forcone. Poveri genitori contadini, certo siete invecchiati e ancor temete il Signore del cielo e gli acquitrini, genitori che mai non capirete che oggi il vostro figliolo è diventato il primo tra i poeti del Paese e ora in scarpe verniciate e col cilindro in testa egli cammina. Ma sopravvive in lui la frenesia di un vecchio mariuolo di campagna e ad ogni insegna di macelleria la vacca si inchina sua compagna. E quando incontra un vetturino gli torna in mente il suo concio natale e vorrebbe la coda del ronzino regger come strascico nuziale. Voglio bene alla patria benchè afflitta di tronchi rugginosi m'è caro il grugno sporco dei suini e i rospi all'ombra sospirosi. Son malato di infanzia e di ricordi e di freschi crepuscoli d'Aprile, sembra quasi che l'acero si curvi per riscaldarsi e poi dormire. Dal nido di quell'albero, le uova per rubare, salivo fino in cima ma sarà la sua chioma sempre nuova e dura la sua scorza come prima; e tu mio caro amico vecchio cane, fioco e cieco ti ha reso la vecchiaia e giri a coda bassa nel cortile ignaro delle porte dei granai. Mi sono cari i miei furti di monello quando rubavo in casa un po' di pane e si mangiava come due fratelli una briciola l'uomo ed una il cane. Io non sono cambiato, il cuore ed i pensieri son gli stessi, sul tappeto magnifico dei versi voglio dirvi qualcosa chge vi tocchi. Buona notte alla falce della luna sì cheta mentre l'aria si fa bruna, dalla finestra mia voglio gridare contro il disco della luna. La notte e` così tersa, qui forse anche morire non fa male, che importa se il mio spirito è perverso e dal mio dorso penzola un fanale. O Pegaso decrepito e bonario, il tuo galoppo è ora senza scopo, giunsi come un maestro solitario e non canto e celebro che i topi. Dalla mia testa come uva matura gocciola il folle vino delle chiome, voglio essere una gialla velatura gonfia verso un paese senza nome.
(Confessioni di un malandrino - Angelo Branduardi)

16/05/08

Danzando coi Draghi?


George R. R. Martin è ormai uno dei nomi più affermati del fantasy internazionale, un maestro incontrastato attorno al quale ruota un mercato di dimensioni spropositate. E senza dubbio è anche uno degli autori che più sanno tenere in sospeso i lettori con una serie infinita di indiscrezioni, notizie, smentite, conferme… No, non ha ancora smesso di “danzare” coi suoi draghi, l’annuncio non c’è ancora stato, e la data di pubblicazione per questo ennesimo volume — ammesso sia poi quella effettiva — resta per gli anglofoni quella di giugno 2008.

La Mondadori, la casa editrice che detiene i diritti di pubblicazione dell’opera di Martin, è tuttavia fiduciosa che questa volta il maestro della narrativa fantasy non deluderà le aspettative, tanto sicura da proporre già una data di pubblicazione per La Danza dei Draghi (A Dance with Dragons): settembre 2008. Già, una data alquanto ottimistica, che tutti ci auguriamo possa essere quella definitiva. Tuttavia, dobbiamo anche ricordare cosa accadde per Il dominio della Regina, l’ottavo volume della serie (ottavo qui in Italia, viste le varie spezzettature fatte dei volumi originari).

Il romanzo in questione, i lettori lo ricorderanno, venne annunciato con tre titoli diversi, e fu successivamente programmato per giugno 2005, poi per luglio 2005, e infine per ottobre 2005. Un rincorrersi di date, senza che mai Martin si decidesse a far uscire A Feast for Crows (che avrebbe finalmente visto le stampe, in inglese, solo fra ottobre e novembre 2005). Per la versione italiana fu in seguito necessario aspettare, per la prima metà del romanzo, novembre 2006. Insomma, quella di settembre 2008 è l’ennesima data da prendere con le pinze, o qualcosa di ben più sicuro?

A Dance with Dragons (USA)
Ancora difficile dirlo, tuttavia è già disponibile un primo abbozzo di quarta di copertina sul quale fare tutte le illazioni del caso. La solita quarta sibillina, che poco o nulla aggiunge a una delle saghe più lette di sempre, se non la certezza di ritrovare i personaggi più amati (e qualche altra new entry) di una saga che non sembra avere mai fine.

Terry Brooks - La spada di Shannara

Ecco l'esempio dell'evoluzione del Signore degli anelli. Inizialmente si è colpiti dalla somiglianza tra le due opere in cui ci riscontrano fin troppi punti in comune....ma andando avanti nella storia ci si accorge che in realtà Brooks tende a qualcosa di più ristretto, quasi come se volesse evitare di emulare Tolkien.
L'intrecio narrativo del libro è sicuramente di notevole fattura, sono tante le descrizioni(sempre rifacendosi al Signore degli Anelli) e tanti pure i personaggi, tutti ben caratterizzati.
A parte qualche capitolo in cui ho trovato difficoltà ad andare avanti, il resto è ben fatto, soprattutto per quanto riguarda alcuni passi in cui regna il pathos(molto coinvolgente).
Concludendo posso affermare che vale comunque la pena leggere il libro (molto probabilmente leggerò tutta la saga) sia per quanto riguarda il coinvolgimento sia per la storia stessa.

Trama:
Il villaggio di valle d'Ombra è sempre vissuto in pace, ma ora anche su di esso grava una terribile minaccia. Il Signore degli Inganni, che molti ritenevano morto da secoli, è di nuovo all'opera. Solo un meraviglioso talismano, la spada di Shannara, può riuscire a sconfiggerlo per sempre, ma la mitica arma può essere ritrovata ed impugnata solo da un discendente di antichi re. E' forse questo il destino del giovane trovatello Shea?

Voto: 8/10

15/05/08

Basement jaxx

Addio Justine!

Una conferenza stampa annunciata, il solito grappolo di microfoni attaccato alla bocca, per comunicare il ritiro, l'abbandono, la fine della carriera di una regina che lascia a soli 25 anni e da numero 1 del mondo in carica. E' così che si è consumata la decisione di Justine Henin, che di riflesso ci riporta al Bjorn Borg di fine '81 quando l'allora 25enne dominatore assoluto del tennis mondiale decise di tirare il freno a mano, centellinare le ultime apparizioni per poi abbandonare di colpo quel palcoscenico dorato che gli aveva regalato 5 Wimbledon e 6 Roland Garros in poco più di un lustro.
PARLA JUSTINE - "E’ la fine del sogno di una bambina", ha detto la Henin annunciando il suo ritiro. "Questa è una decisione definitiva e quelli che mi conoscono sanno che non tornerò mai indietro. Ci ho pensato a lungo. Ho cominciato a pensarci lo scorso anno. Sono giunta alla fine del mio percorso e voglio lasciare a testa alta". Per lei l'omaggio di Larry Scott, grande capo della Wta: "Justine sarà ricordata come una delle grandi campionesse di tutti i tempi, una donna che ha superato la sua piccola taglia con una voglia di vincere e uno spirito combattivo secondi a nessuno".
LA CLASSE - Se ne va dunque la tennista più completa e solida degli ultimi anni, l'unica capace di mettere in crisi lo strapotere delle sorelle Williams. Lo scricciolo di Liegi (1. 67 m per 57 kg), passerà comunque alla storia per essere riuscita a coniugare fantasia, talento, forza e determinazione in uno sport che brucia in fretta. I suoi colpi rimarranno i più belli e puliti che il tennis sia riuscito a produrre negli ultimi 15 anni. Senza avere avuto la potenza di Steffi Graf e Monica Seles prima e delle sorelle Williams dopo, Justine Henin è stata l'interprete più talentuosa apparsa sui campi dopo Martina Navratilova. La belga ha saputo giocare in ogni punto del campo e le sue scelte tattiche hanno sempre prodotto traiettorie geniali e uniche.
I RECORD - Justine Henin, nata a Liegi il 1 giugno 1982, è passata al professionismo nel 1999 vincendo 41 tornei di cui 7 del Grande Slam (Australian Open 2004, Roland Garros 2003, 2005, 2006 e 2007, Us Open 2003 e 2007). Di soli premi ufficiali ha guadagnato quasi 20 milioni di dollari giocando complessivamente 600 partite esatte con un bilancio di 493 vittorie e 107 sconfitte (16-4 in stagione). Justine è stata la numero 1 nel 2003, 2006 e 2007, trascorrendo 117 settimane al primo posto del ranking, posizione che occupa ininterrottamente dal 19 marzo (nella storia Open sono riuscite a fare meglio soltanto Graf, Navratilova, Evert, Hingis e Seles).
IL 2008 - Quest'anno ha giocato poco. Ha vinto in gennaio al debutto stagionale a Sydney battendo in semifinale Ana Ivanovic e in finale Svetlana Kuznetsova numero 2 del mondo. All'Open d'Australia si è fermata ai quarti dove è stata spazzata via dalla Sharapova per 6-4 6-0. A metà febbraio ha vinto ad Anversa il suo ultimo torneo della carriera battendo in finale Karin Knapp con un doppio 6-3. Da allora ha giocato 3 tornei perdendo nei quarti a Dubai contro Francesca Schiavone, nei quarti a Miami contro Serena Williams e una settimana fa negli ottavi a Berlino contro la russa Safina. La corsa alla successione è apertissima; Maria Sharapova è la favorita, ma ci sono quattro tenniste in un fazzoletto di punti (Sharapova, Ivanovic, Jankovic e Kuznetsova), senza contare le sorelle Williams il cui distacco dalla vetta è ora diventato irrisorio.

09/05/08

Il demone


Il demone di Terry Brooks è sicuramente un libro ben scritto (secondo il mio modestissimo parere) ma ha comunque i suoi molteplici difetti.
Partendo dalla trama possiamo dire che è sicuramente poco approfondita e anche molto banale, il finale scontatissimo..insomma si poteva rifare tutto...
Per quanto riguarda i personaggi: sono molti e tutti quanti poco caratterizzati...è abbastanza difficile immedesimarsi ed affezionarsi a loro...l'unica che forsa merita una nota di riguardo è la protagonista...una ragazza dolce e sensibile...
In fin dei conti posso affermare che la saga del Demone è al di sotto delle potenzialità di Brooks ma comunque da leggere...penso che prenderò anche il secondo volume...speriamo che non mi deluda..
Trama:
Nel più afoso week-end che si ricordi da molti anni, a Hopewell, nell'Illinois, arrivano due uomini. Il primo è un demone pronto a sfruttare gli odi del paese per suscitare distruzione e morte. Il secondo è un cavaliere del Verbo, un uomo dotato del dono profetico di vedere nel futuro. Dono che gli fa conoscere il terribile destino a cui andrebbe incontro se non riuscisse a sconfiggere i demoni, suoi avversari... Una sfida terribile e decisiva sta per avere inizio fra loro. In gioco c'è la vita di Nest, una ragazza di quattordici anni misteriosamente legata a entrambi
Voto:
6/10

02/05/08

Polonator!

UNA MACCHINA nuova, e tutto sommato non eccessivamente costosa, per sequenziare il nostro patrimonio genetico. L'ultima trovata dei genetisti arriverà sul mercato americano il mese prossimo. I suoi creatori sperano così di rendere più facile e accessibile l'analisi della variabilità genetica, una conquista che potrebbe avere importanti sviluppi a livello medico e sanitario.

"Polonator", questo il nome della macchina, è stato progettato dal dottor George Church, genetista che ha iniziato a seguire questo sogno negli anni '80, quando ancora era studente, avviando lo Human Genome Project. Church vede nella possibilità di sequenziare il patrimonio genetico la corsia preferenziale verso la medicina personalizzata. Cure e trattamenti preventivi, sottolinea, potranno essere modellati ad personam, tenendo conto delle caratteristiche genetiche di ognuno.

Sviluppato secondo una filosofia "open source", questo dispositivo verrà messo in commercio dalla Danaher Motion di Salem (New Hampshire). L'intento è quello di tenere basso il prezzo. "La comunità scientifica deve investire sulle potenzialità delle proprie scoperte", spiega Church, direttore del Center for Computational Genetics della Harvard Medical School di Boston, "Il settore della strumentazione biomedica è imbrigliato da costi elevatissimi e questo non aiuta né i pazienti né la nostra ricerca".

La macchina avrà un costo di circa 150mila dollari, tra un terzo e un decimo del prezzo dei sequenziatori attualmente sul mercato . "Si tratta di un costo estremamente competitivo", spiega il dottor Antonio Torroni, professore di Genetica dell'Università di Pavia. "Queste apparecchiature hanno in genere un prezzo molto più elevato: a 150mila dollari, anche molti laboratori italiani potrebbero permettersi una macchina per il sequenziamento dei geni". Il professor Torroni ricorda che, anche nel nostro Paese, lo studio della variabilità genetica sta facendo grossi passi avanti. "Sequenziare a costi sempre inferiori è una conquista degli ultimi anni", spiega, "che, se perfezionata e approfondita, potrebbe davvero portare ad importanti scoperte in campo farmacologico".

Questo strumento sarà infatti parte integrante di un altro progetto di Church, specificamente rivolto all'analisi di terapie farmacologiche personalizzate. Church e i suoi collaboratori, all'interno del Personal Genome Project, hanno reclutato 10 volontari, che metteranno a disposizione informazioni sul proprio patrimonio genetico e non solo, sia con l'equipe di scienziati che al pubblico. Church confida che l'accumulo di dati possa servire per individuare delle terapie più efficaci contro determinate malattie. "Uno degli obiettivi fondamentali di questo progetto - spiega", è quello di gettare un ponte tra il mercato della ricerca e quello del consumatore".

La sua equipe ha trascorso diversi anni per sviluppare il prototipo del macchinario. Church all'inizio voleva stilare un manuale per costruire il marchingegno da soli e poi caricarlo su internet, ma alla fine ha deciso di sviluppare un apparecchio commerciale. Il suo team è stato subito appoggiato dalla Danaher Motion, costruttore specializzato in apparecchi di precisione. Negli anni passati, Church ha lavorato gomito a gomito con la Danaher proprio allo scopo di sviluppare il più economico e robusto apparecchio del genere, da immettere sul mercato. "Avremmo potuto venderlo a 300mila dollari", conclude Kevin McCarthy, capo della divisione tecnologica della Danaher, "ma George sta seguendo una sorta di missione. Per noi 150mila è una cifra di compromesso: ci garantisce un margine di profitto, e al tempo stesso va incontro ai suoi nobili obiettivi scientifici".

Lip Dub

E' la nuova moda del momento...spopola negli States e adesso è arrivato anche in Europa...
Il Lip Dub.
Sono praticamente delle cover di canzoni famose fatte da persone comuni, girate in uffici, hotel, per strada...come veri e propi video musicali...
Ne posto uno....

01/05/08

Quadri

Quadri Olio su Tela
di
RINA MENZO (Enna)
Il pensiero dell'angelo
(50X40)

Mitologia nel lago
(30X40)


Riflesso
(50X50)