07/08/08

Poesie Bytterbinde - La ragazza delle torre

Muto, reietto e arido, una stranezza da incanto vincolata,
questo sono io.
Nell'argilla i piedi ho radicati, il cielo il mio sguardo fissa invano.
Da Desiderio di volare,
canto talith.


Non rammentato, ieri è ormai sparito.
Senza ieri, oggi non ha senso.
Chi sei tu, se sei dimenticato?
Chi sei tu, se non la somma dei tuoi ricordi?
Canto ertish.


Alto cresce il pino, basso l'agrifoglio; le Navi del Vento vanno
dove vanno le aquile.
Cento piedi da terra; l'unico rumore è quello del fasciame.
Nessuna ruota solca le nostre strade e mai le solcherà; gli alberi
più alti sfiorano la chiglia.
Fra abeti e pini navighiamo; betulle e tassi laggiù scivolano.
Scogli d'oceano sono le montagne; gli uccelli sono i pesci del cielo.
Onde spumeggianti, le nubi scorrono accanto, le correnti scuotono
il cielo ventoso.
Su un mare di luce tracciamo la nostra rotta e solchiamo le grandi
strade del sole...
Per gli aeronauti delle nebbie e dell'aria, soltanto gli stolti vivono
laggiù.
Canto dei marinai del cielo.


Un vento aspro ululava nella notte.
Scuoteva la Torre di Guardia
che sorgeva sulla spoglia vetta
e sfidava il potere dell'Inverno.
Tre gatti selvatici vagavano sugli ombrosi pendii,
dove protestavano venti gelidi,
quando dal limitare ghiacciato della valle
giunse un martellare di zoccoli.
Su tutta la campagna di luna illuminata
nubi di tempesta si andavano addensando.
"Sbarrate le porte!" gridò la Guardia
"Due cavalieri si avvicinano!"
Da La torre di Guardia
canto dei feorh.


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